domenica 17 giugno 2012

17 giugno 1945 - 17 giugno 2012

La Tomba dei Martiri a Catania (Foto di Neva Allegra)
Correva l'anno 1945 e i guerriglieri dell'E.V.I.S. Antonio Canepa (37 anni), Carmelo Rosano (22) e Giuseppe Lo Giudice (18) il giorno 17 giugno cadevano in un'imboscata dei Carabinieri, dalle circostanze mai del tutto chiarite, in località Murazzu Ruttu a Randazzo (CT).
Con quella sparatoria si assestava un duro colpo allo sviluppo clandestino dell'E.V.I.S. - l'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia - di cui il Comandante Canepa costituiva sin dall'inizio il riferimento teorico, politico e militare.
Mille e mille ipotesi, storie di sospetti e di trame eversive all'italiana si sono intrecciate in questa storia di eroi popolari senza mai spiegare le ragioni di tanta violenza: a bordo di un motocarro i tre non si fermarono all'alt, i carabinieri spararono, i giovani ragazzi perirono sul colpo, Canepa morì in ospedale crivellato dai colpi di carabina ... si narra che venisse soccorso in ritardo e che i tre fossero disarmati.
Riusciranno un giorno la Sicilia e i Siciliani a rialzare la testa e chiedere con coraggio Verità e Giustizia?
A N T U D O

sabato 19 maggio 2012

Lombardo DIMISSIONARIO il 28 luglio!

La legislatura siciliana si avvia ormai alla sua fase conclusiva. Già fissata la data per le prossime elezioni, il 28 ed il 29 ottobre, novanta giorni esatti dopo le annunciate dimissioni del governatore, previste per il 28 luglio.
A stupire è l'urgenza della comunicazione, a sole 48 ore dal voto dei ballottaggi di domenica prossima, con una conferenza stampa convocata con stretto anticipo durante la quale Lombardo ha dichiarato di volersi presentare davanti al gup di Catania "da libero cittadino".  Come si ricorderà infatti il governatore dell'isola è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio (ne abbiamo parlato in questo blog).
A quanto pare, i bene informati dicono che tale inattesa decisione sia maturata su forte spinta dell'ala "governista" del Pd, in questa giunta i principali alleati di Lombardo. Comunque sia adesso si aprono nuovi scenari sulle strategie dei partiti e delle coalizioni che, quasi sempre, in Sicilia rappresentano un interessante laboratorio di sperimentazione sulle alleanze in vista di elezioni nazionali che secondo molti osservatori potrebbero svolgersi (forse) già nella primavera del 2013.

giovedì 17 maggio 2012

ORRORE al Palio di Calascibetta (Enna): cavallo si squarcia il torace

Questo post di oggi non è per siciliani deboli ... Ci vogliono stomaci forti e soprattutto cervelli allenati all'intelligenza per capire che la strada dell'emancipazione e del progresso della nostra terra passa anche dal combattere  tragedie assurde come questa:



Da Siciliani come possiamo pensare di essere considerati un popolo civile se permettiamo ancora simili vergogne? Oggi non parliamo di corse clandestine ma di una manifestazione "autorizzata" (da chi?) e persino "storica" della provincia di Enna, il cosiddetto Palio dei Berberi di Calascibettaun'antica tradizione che si vuole far risalire agli Arabi, o "berberi", e che ancora oggi si corre spingendo i cavalli al galoppo lungo uno stradone rettilineo. In questo filmato agghiacciante la manifestazione del 6 settembre 2009 che vide il grave ferimento di un animale (ignota ne è la successiva sorte ...) ed infinite polemiche sul rispetto delle normative, sulla idonea o meno transennatura del percorso, sul fondo della pista se asfaltato, ghiaioso, sabbioso ... bla bla bla. Ad oggi continua la "storica" tradizione, con il rischio di ferire o uccidere altri cavalli, anzi, tra squilli di trombe e rulli di tamburi ci risulta che nel 2010 si provvedeva a bandire nuova e più ricca gara, come se niente fosse successo l'anno prima ... C'è modo di rivedere questo antico costume per essere ammessi con dignità e valore, come Siciliani, nel consesso dei popoli civili?

domenica 6 maggio 2012

Finanziaria. In ginocchio orchestre e teatri siciliani

Mercoledì 09.05.2012 alle 10 davanti alla sede dell'Ars suoneranno assieme, per protesta, l'Orchestra sinfonica siciliana, il Bellini di Catania e il Vittorio Emanuele di Messina 

Il Teatro Massimo a Palermo
"Far morire i teatri equivale a infliggere un grave colpo all'economia oltre che alla cultura". È l'appello che Cgil, Cisl, Uil e Fials hanno lanciato stamani durante la conferenza stampa che s'è tenuta nel Teatro Politeama di Palermo per denunciare la grave crisi che ha colpito, in Sicilia, il settore della cultura. La causa, hanno sostenuto i sindacati, è "l'ulteriore taglio del 30% del contributo destinato al settore", stabilito dalla Finanziaria regionale. "Questi tagli hanno gravi ripercussioni", è la tesi di Cgil, Cisl, Uil e Fials. Così, "ai 164 dipendenti dell'Orchestra sinfonica siciliana non saranno pagati gli stipendi di aprile e la stessa sopravvivenza dell'istituzione è a rischio".
Il cartello sindacale ha annunciato battaglia, "insieme in lotta i principali teatri" dell'Isola: il 9 maggio alle 10, davanti alla sede dell'Ars, in piazza del Parlamento a Palermo, alla ripresa delle attività parlamentari, si terrà "un grande concerto di protesta" degli artisti dell'Orchestra sinfonica siciliana di Palermo, del Teatro Bellini di Catania e del Vittorio Emanuele di Messina, "per chiedere - hanno insistito i sindacati - più attenzione alle istituzioni regionali".
I tagli, hanno contestato, per quest'anno si tradurranno in una riduzione del contributo della Regione di ben tre milioni di euro per l'Orchestra sinfonica siciliana. E solo a Palermo, di 900 mila euro per il Teatro Massimo e 3,5 milioni per il Teatro Biondo.
"Non chiediamo la mera erogazione di un contributo che possa mantenere la semplice la sopravvivenza", hanno affermato Francesco Assisi della Fistel Cisl, Maurizio Rosso della Cgil, Benito Carollo (Uil) e Fausto Patassi, Fials. "Vogliamo promuovere modelli produttivi che siano in grado di sfruttare al massimo le risorse rappresentate dai tecnici e dalle maestranze artistiche di tutti i teatri". Per questo è anche necessario, hanno insistito Cgil, Cisl, Uil e Fials, che sia garantita la "stabilizzazione degli orchestrali e degli artisti precari di tutte le istituzioni culturali siciliane".


sabato 5 maggio 2012

Storie tristi di Sicilia ...


Catania, 1974. Bambino, in auto con mio padre, capì per la prima volta cosa fosse veramente il dolore ...
Una strada di campagna lungo le pendici dell'Etna, salite e discese di pietra lavica, un nastro nero che si snoda tra la "sciara", i vigneti, le zagare. Io perso nei miei pensieri come può esserlo solo un bimbo di 8 anni ... Ad un tratto la strada bloccata, una folla incomposta e sudata, apparsa alla vista all'improvviso dietro una curva, come dal nulla, ci obbliga a fermarci. Personaggi tipici della peggiore specie affollano la vista intorno a noi e ci impediscono volutamente di passare: "stamu currennu chii cavàddi!" ... Come? Cosa? Una corsa di cavalli in mezzo alla strada?
Si, "corse clandestine" le chiamano, ancora oggi, le Istituzioni ... quasi ad edulcorare un vero e proprio massacro. Un giro di affari che frutta alle mafie diversi milioni di euro all'anno, soprattutto in scommesse. Ma torniamo agli occhi di un bimbo, ai suoi pensieri interrotti da quella novità improvvisa. Ad un tratto l'urlo, dalla folla o dal "fantino" non è possibile dirlo, poi, tremendo, lo schianto di un animale contro un'auto grande, parcheggiata lì vicino ... in curva. Il ragazzo sul calessino, un bruno scarno e piccolo, cade catapultato sulla macchina di fronte, ma lui sa come precipitare giù senza farsi danno. Certo, gli sarà capitato tante altre volte ... Quello che invece resta a terra agonizzante, ferito a morte dalla stupidità dell'uomo è lui, un bel purosangue fulvio che dominava la corsa ed ora non riesce neanche a muovere il capo tra le grida della calca che lo circonda. E' spacciato e lo sa, lo sente d'istinto, come può sentirlo ogni animale che si trovi a morire per la nostra cieca barbarie distruttrice.
Mai più, nella nostra terra ... in Sicilia. Fermiamo i criminali.




giovedì 3 maggio 2012

Orlando il sindaco lo sa fare!

Dal sito di Leoluca Orlando Sindaco (www.ilsindacolosafare.it):


Sottoscrivo con convinzione l’appello “Dall’emergenza allo sviluppo”, lanciato dalle associazioni Arciragazzi, Fare Mondi, Apriti cuore onlus, Inventare insieme, dal Movimento volontariato italiano-Sicilia, dal centro studi Opera don Calabria e dalla cooperativa Al Azis.
Ho avuto modo di apprezzare il documento che è stato sottoposto all’attenzione di tutti i candidati a sindaco all’inizio di questa settimana. Sono d’accordo con tutti i punti inseriti nell’appello centro e periferia devono avere la stessa attenzione e tutti i cittadini devono essere considerati, senza distinzione alcuna, di serie A. Condivido soprattutto l’approccio che vede unite la gestione delle emergenze attuali della città ed una progettualità che faccia uscire Palermo dall’emergenza. Per questo motivo ho designato Agnese Ciulla alle Politiche sociali, una donna competente che ha da anni lavora nel settore e che saprà gestire con professionalità tutte le criticità che ci ha lasciato l’amministrazione precedente.
Condivido l’idea dello sportello unico per l’accesso ai servizi socio-assistenziali e lavoreremo di concerto, con il vostro aiuto, per renderlo operativo nel più breve tempo possibile. Trovo, inoltre, molto interessante il ‘laboratorio del welfare’ e il ‘Patto fra generazioni’, anche perché comprende quanto è già contenuto nel mio programma. Ho già annunciato più volte, infatti, che da sindaco stringerò patti con la Palermo solidale, produttiva e colta, assegnando un ruolo prioritario al Terzo settore.
(Leoluca Orlando - 02 maggio 2012)

Sono personalmente convinto che la "discesa in campo" di un personaggio che ha segnato una delle più importanti, e positive, pagine della storia recente di Palermo può significare l'apertura di una nuova stagione di riscatto civile e morale per l'intera isola di Sicilia, nella speranza di una troppo a lungo attesa rinascita di una città e di una terra benedetta dal sole e dalla natura. "... il Sindaco lo sa fare"

giovedì 26 aprile 2012

Anche il cavallo ... non si fanno mancare nulla!

Stamane, un'amica mi ha segnalato questo articolo pubblicato oggi su corriere.it.
E' una impietosa analisi della situazione finanziaria di spreco e allegria contabile che caratterizza ormai l'amministrazione di tutte le Regioni d'Italia, in un viaggio virtuale condotto da sud a nord da parte degli autori, quei Rizzo e Stella già noti per "La Casta" e le numerose collaborazioni con Marco Travaglio.
Mi limito a riportare qui il contenuto relativo alla nostra Sicilia ...

Privilegi, sprechi e bilanci colabrodo
Tutte le (folli) spese delle Regioni
Uscite lievitate del 75% in 10 anni. In nome dell’«autonomia»

«Ben 454 mila euro per la Zelkova!». Letta la notizia, i siciliani hanno pensato: «Deve essere una slava del giro delle Olgettine». Macché: è una pianta rara che la Regione vuol tutelare iniziando con l’assumere («appurata l’esiguità di personale in organico»: sic) un consulente da 150 mila euro. Fulgido esempio di come le Regioni, in nome dell’autonomia, siano spesso sorde agli appelli a stringere la cinghia. Scrive Raffaele Lombardo sul suo blog che quella varata giorni fa «è una finanziaria di straordinario rigore». Sarà... Ma certo gli stessi giornali isolani denunciano da settimane come l’andazzo sia sempre lo stesso.
Ed ecco la decisione di salvare il Cefop (uno dei carrozzoni della «formazione professionale» che da decenni ingoiano da 250 a 400 milioni l’anno dando lavoro a circa ottomila formatori pari al 46% del totale nazionale) seguendo il modello Alitalia con la creazione d’una «bad company» su cui caricare i debiti pari a 82 milioni per dare vita a una nuova società «vergine » da sfamare subito con altri 29 milioni e mezzo. Ecco la scelta di chiedere al governo di usare 269 milioni di fondi Fas (destinati alle aree sottosviluppate) per tappare una parte della voragine sanitaria. Ecco l’idea di accendere un nuovo mutuo da 500 milioni. Ecco la delibera che autorizza i Comuni, nel caso siano in grado di farsene carico (aria fritta elettorale: le casse comunali sono vuote) ad assumere 22 mila precari in deroga ai divieti nazionali. E via così.
Fino alle storie più stupefacenti, come quella di Zorro, il vecchio cavallo donato dal governatore a Villa delle Ginestre, dove curano i pazienti con lesioni spinali, perché sia usato per l’ippoterapia e messo a pensione a 2.335 euro al mese (il doppio di quanto costa il trattamento di un purosangue compresa la fisioterapia in piscina…) senza che ancora sia stata comprata, per i malati, manco la sella. Passi lo Stretto risalendo verso nord e leggi sul Corriere di Calabria che .... (leggi il resto sul corriere.it)
Sergio Rizzo
Gian Antonio Stella 

martedì 24 aprile 2012

Etna, settima eruzione del 2012




CATANIA - Si è conclusa all'alba la nuova fase eruttiva, la settima dall'inizio dell'anno, sull'Etna con l'emissione di una colata dal nuovo cratere di sudest. Il fenomeno è cominciato intorno alle 3.20 di lunedì mattina e si è protratto per tutta la giornata, il picco dell'attività è stato registrato dai tecnici dell'Ingv intorno alle 18 di ieri pomeriggio con esplosioni e fontane di lava ben visibili anche dai centri abitati. Il braccio lavico che si è sviluppato dall'eruzione si è diretto nella desertica Valle del Bove. L'eruzione non ha influenzato l'attività dell'aeroporto internazionale di Fontanarossa, i voli in partenza e in arrivo non hanno subito ritardi o spostamenti. L'ultima eruzione lampo sul vulcano attivo più alto d'Europa è stata registrata il 12 aprile scorso. Dalla cima dell'Etna si alzata una colonna di fumo e cenere che, sospinta dal vento, si è diretta verso nordest. Stamattina gli abitanti delle zone tra Giarre, Mascali e Piedimonte Etneo si sono risvegliati con le strade ricoperte da una coltre di cenere nera e lapilli.  9ZPD2WS2NBDE

Fonte: LaSicilia.it

mercoledì 11 aprile 2012

Inno Nazionale Siciliano

Un'amica tempo fa ebbe il merito di farmi conoscere, a me siciliano di nascita ma da tempo stabilito in terra forestiera, il vero Inno Nazionale Siciliano, come sostenuto dall'E.V.I.S. degli anni '40 del secolo scorso: "Suoni la Tromba", tratto da I Puritani di Vincenzo Bellini.
Grazie Neva.





domenica 8 aprile 2012

Fratelli Lombardo: Chiesto il rinvio a giudizio.

E' lo strascico dell'inchiesta sulla nuova mafia di Catania che ha portato decine di mafiosi in carcere: operazione Iblis (il nome del diavolo in arabo) scattata il 3 novembre 2010.
La procura chiede che i fratelli Lombardo (Raffaele, il più noto, presidente della Regione Sicilia e Angelo, deputato MPA) siano processati per i reati di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. Le indagini avrebbero indicato i vertici del MPA come i referenti politici delle nuove cosche catanesi, attente a introdursi nel sistema degli appalti e delle imprese.
La reazione del governatore è da politico consumato: preferisce attaccare. ”E’ tutto un castello di carte che non sarà difficile far saltare e smontare. Leggere come fossero vangelo le falsità, le porcherie e le calunnie di questa gente, molto meno che da niente, fa veramente riflettere. Non credo che per governare il cosiddetto potere in questa Regione si debbano pagare prezzi così alti. Prima o poi – aggiunge Lombardo – avrò il tempo di difendermi, e non c’è migliore difensore di se stesso. Viene la nausea a sentire gentaglia da strapazzo e farabutti, ai quali non ho mai dato confidenza, dire sciocchezze di dimensioni mondiali che vengono prese da qualcuno come oro colato; qualcuno che magari ha svolto il ruolo di sanguisuga insaziabile nei miei confronti e adesso le amplifica attraverso la stampa. Questa gente – ribadisce il governatore della Sicilia – dice falsità, calunnie e diffamazioni e io li perseguirò e la magistratura dovrà condannarli”.
Di conseguenza, il PD prova ora a domandarsi se politicamente possa ancora pagare un'alleanza tattica con il MPA dei Lombardo ... I giochi sono aperti.

Leggi la notizia su Il Fatto Quotidiano

domenica 1 aprile 2012

Buon Compleanno Sicilia con Orlando "candidatu"

Sono passati esattamente 730 anni dalla nascita della Nazione Siciliana e dal primo sventolare della Bandiera ... AUGURI!
Non poteva scegliere giorno migliore Leoluca Orlando per presentare la sua candidatura a Sindaco di Palermo, la città della riscossa che, con Corleone, vide nascere i Vespri Siciliani del 1282. Dieci lingue per uno slogan, dieci lingue per ricordare che Palermo è al centro del Mediterraneo, in un crocevia naturale di uomini, storie, commerci e culture. E alla fine, se non fosse ancora sufficientemente chiaro, anche la nostra di lingua, preziosa sintesi e sintassi: "Sugnu Candidato!"
Semplice e diretto il programma: liberare la città dal malaffare, dal nepotismo della politica nelle aziende amministrate (e lottizzate), porre fine allo scandalo di una collettività allo sfascio, morale e civile.
"Un popolo sarà salvo quanto più probo sarà chi lo guida, soprattutto quando l’arroganza, il cinismo, il disprezzo delle regole e dell’altro anche diverso, l’individualismo, accecano la vista anche dei più giovani, rendendoli vecchi e consunti nell’animo."